La villa sorge sul monte che sovrasta il piccolo Borgo, al quale probabilmente un tempo era strettamente collegata. Sullo sfondo delle Vette Feltrine la villa è completamente avvolta nel verde di una vegetazione in gran parte spontanea. La storia ci conduce intorno al 1700 sede di dimora e cura per importanti filosofi scrittori e Vescovi. La villa presenta caratteri tipologici e architettonici unici nella provincia alpina, tali da assimilarla agli esempi di pianura, pur con le soluzioni dettate dalla paesaggistica naturale. L'edificio principale è un lungo corpo di fabbrica composto da un elemento centrale dal timbro architettonico molto importante,due ali laterali terminano con avancorpi a forma di torrette semi ottagonali.Sia al piano terra che nei due superiori il corpo principale contiene esclusivamente la sala centrale passante che contro la consuetudine aumenta d'altezza ad ogni piano sfruttando anche il volume interno  Gode di un parco di oltre 40.000 mq comprendente anche un elegante schalet per la caccia.Il ridente paesaggio collinare e la tranquillità della zona ne fanno uno dei luoghi più incantevoli e caratteristici del bellunese, ricercato per la mitezza del clima e la purezza dell'aria e dell'acqua. Data l'importanza che riveste essa è vincolata dal Ministero dei Beni Cluturali, i regolamenti urbanistici prevedono la possibilità di adibire la Villa oltre che ad uso residenziale, anche ad uso direzionale per studi uffici, con preferenza per strutture di carattere ricettivo alberghiero e di riposo. La grandiosità e l'armonia della Villa, la tranquillità del luogo rendono la struttura adatta a molteplici destinazioni d'uso. In particolare a centro di cure estetiche, albergo, residence, casa albergo per anziani, centro congressi e meeting.

All'interno le ali laterali sono strettamente correlate al corpo principale dando luogo alla settecentesca serie di ambienti tutti paralleli al salone centrale, con la fuga di porte che la collega tra loro.

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